Kunfida, la battaglia ritrovata

7 gennaio 1912

Trovate in un cassonetto le foto della battaglia

Come ci sono finite in un cassonetto a Firenze fotografie originali e in parte inedite,  di una battaglia navale combattuta nel mar Rosso più di cento anni fa? 

E’ il pomeriggio del 7 gennaio 1912 e la Regia Marina italiana si scontra con la marina dell’impero ottomano davanti a Kunfida, città della penisola arabica, nella zona della Mecca. Sette navi turche verranno affondate e uno yacht catturato e ribattezzato Kunfida. L’eccezionalità delle foto è anche nelle note scritte sul retro, probabilmente dal suo autore, che un mese dopo le farà avere al settimanale L’illustrazione italiana (11 febbraio 1912) che ne pubblicherà alcune, introducendo il servizio “Alla cortesia di un ufficiale della regia nave Puglia che prese parte alla battaglia navale di Kunfida dobbiamo le splendide e uniche fotografie che decorano questo numero. Lo stesso egregio ufficiale (di cui per un doveroso riserbo si tace il nome) ci comunica questa interessante relazione”. Un ufficio stampa ante litteram. Intanto la vittoria è stata già celebrata da una copertina sul numero della Domenica del Corriere uscito a fine gennaio 1912 e  disegnata da Walter Beltrame.

La battaglia un pomeriggio davanti a Kunfida

L’Italia ha dichiarato guerra alla Turchia il 28 settembre 1911. Nel mar Rosso le due flotte si fronteggiano. L’Italia ha la sua base in Eritrea, nel porto di Massaua. L’impero Ottomano sulle coste della penisola arabica. Con inizio gennaio 1912 sono diversi i bombardamenti che le navi italiane fanno su accampamenti e fortezze turche, anche in appoggio ai ribelli arabi guidati da Sayyid Muhammad al Idrisi.

Ma il 7 gennaio il grosso della flotta turca viene avvistato dal cacciatorpediniere Artigliere, davanti a Kunfida. In suo aiuto arrivano l’ariete-torpediniere Piemonte e l’altro cacciatorpediniere  Garibaldino. La battaglia, per la superiorità dell’artiglieria italiana e per la tattica di combattimento, volge a favore della Regia Marina italiana. La mattina due lance si avvicinano prendendo trofei e armamenti e in quel momento, l’ufficiale “fiorentino” scatterà le foto. Uno yacht turco, lo Skypa, ancora galleggiante sarà requisito e trainato fino a Massaua dal Piemonte che vi entrerà trionfalmente il 15 gennaio 1912. (nota da articolo di Vincenzo Meleda)

Le immagini ritrovate di una battaglia

Le didascalie sono le scritte riportate sul retro delle foto

Un ufficiale "fiorentino" scattò le foto

Insieme alle foto delle navi turche affondate, nel pacchetto c’erano le foto di un ufficiale scattate a Livorno a fine ottocento e poi a Taranto. A Livorno, la famiglia si fa fare un preventivo per un trasloco a Firenze, c’è una ricevuta del dentista dell’Accademia Navale di Livorno. E’ la stessa persona che nel 1911 è imbarcato come ufficiale sulla nave Puglia che opera nel Mar Rosso? Il suo cognome è Macchia. C’è un biglietto da visita con il nome capitano Macchia, Guido Macchia… è lui? Solo l’archivio della Marina militare italiana potrebbe risolvere il dubbio. Il “doveroso riserbo” di cui parla l’Illustrazione italiana forse non ha senso romperlo perchè non cambia la memoria di queste fotografie che hanno rischiato di andare al macero, ma forse contribuiscono a fare la nostra storia e di questo “ufficio stampa fiorentino”.

Un ufficiale di Marina di fine ottocento

di Sergio Canfailla

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